giovedì 11 settembre 2014

La zucca fritta



Quando porto in tavola la zucca fritta l’ovazione è generale.
È molto buona e viene gradita sempre da tutti.
È un piatto poverissimo da sempre. Un tempo (ormai lontano)la zucca fritta si serviva accompagnata da polenta abbrustolita per cena, al posto di carne, salumi o formaggi che spesso non c'erano.
In dialetto soeca rustida e pulenta è sinonimo di cibo povero, ma buono.
Oggi viene servita come accompagnamento a salumi, a formaggi, ad arrosti soprattutto di maiale.
Prepararla è molto semplice, ma nonostante la semplicità ci sono alcune piccole regole da rispettare per ottenere un piatto perfetto.
Questi gli ingredienti: una zucca veramente buona e dolce (conviene cuocerne prima una fetta per assaggiarla), un fuoco che non deve essere troppo forte e un buon olio extravergine d'oliva.
Si pulisce la zucca, la si taglia a fette spesse come il dito mignolo, col pelino la si decortica e la si immerge nella padella contenente l’olio che deve essere già caldo e in buona quantità, ma che non ricopra le fette
Friggere a fuoco allegro ma non troppo perché deve ammorbidirsi all’interno senza bruciare all’esterno.
Quando è colorita al punto giusto la si scola e la si accomoda su carta assorbente per far assorbire l'olio in eccesso e salare leggermente prima di servire.





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